Il GSE ha pubblicato l'aggiornamento al 04/12/2013 delle «Regole Applicative del D.M. 28 dicembre 2012» per l’incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili e degli interventi di piccole dimensioni (scarica QUI).
Di seguito i principali aspetti oggetto dell'aggiornamento:
- il contratto tra Soggetto Responsabile dell’intervento e GSE, in conformità al contratto tipo di cui alla Deliberazione dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas 25/07/2013, n. 338/2013/R/efr;
- la documentazione contabile attestante i costi sostenuti ai fini dell’ammissione agli incentivi;
- il contratto di rendimento energetico (energy performance contract – EPC) che l’Amministrazione pubblica, che intenda avvalersi di una ESCO, deve sottoscrivere;
- il contratto di prestazione/servizio energetico (rendimento energetico o di servizio energia, anche Plus) che il soggetto privato, che intenda avvalersi di una ESCO, deve sottoscrivere;
- l'integrazione dei seguenti allegati:
Allegato 3 - Fac-simile richiesta concessione degli incentivi (accesso diretto);
Allegato 10 - Fac-simile contratto;
Allegato 11 - Modello autorizzazione del proprietario (accesso diretto);
Allegato 12 - Sintesi della documentazione per la richiesta dell’incentivo (accesso diretto);
Allegato 13 - Modello dichiarazione di rispondenza del contratto ai requisiti del contratto di servizio energia o di servizio energia Plus/contratto di rendimento energetico (EPC) e delle spese sostenute (accesso diretto/a preventivo);
Allegato 14 - Modello di dichiarazione delle spese sostenute in presenza di una convenzione servizio energia con Consip o con centrale di acquisti regionale (accesso a preventivo);
Allegato 15 - Modello di asseverazione dell’intervento.
Fonte: Legislazione Tecnica, leggi QUI.
Conto termico, accedi QUI.
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giovedì 2 gennaio 2014
sabato 3 agosto 2013
Domenica 16 giugno, rinnovabili al 100% e il prezzo dell'elettricità va a zero
Domenica 16 giugno 2013, tra le 14 e le 15, per la prima volta nella storia, il prezzo d'acquisto dell’energia elettrica (PUN) è sceso a zero su tutto il territorio nazionale (vedi sintesi GME). Ciò significa che in quelle due ore energia solare, eolico e idroelettrico hanno prodotto il 100% dell'elettricità italiana (vedi grafico sotto). Se l’evento, in una giornata completamente soleggiata e sufficientemente ventosa, poteva essere probabile nelle regioni meridionali, un po’ sorprende che sia accaduto anche per le aree del centro nord, dove comunque un ruolo determinante lo potrebbero aver giocato anche le buone riserve nei bacini idrici accumulatesi negli scorsi mesi.

Un fenomeno, quello del prezzo dell'elettricità all'ingrosso a zero, che finora si era verificato solo per alcuni prezzi zonali, ma mai per tutte le zone del paese, portando quindi il Prezzo Unico Nazionale, cioè il PUN, a zero. Un evento simile era stato sfiorato domenica 2 giugno 2013, allorché il prezzo medio minimo orario si attestò a 0,46 €/MWh, peraltro con una domanda inferiore a quella del 16 giugno.
Secondo i dati (a consuntivo) dei fabbisogni orari giornalieri pubblicati da Terna alle ore 14 del 16 giugno la richiesta è stata di 31.199 MW; alle 15 di 30.565 MW.
Un recente studio di Althesys dimostrava come il solo fotovoltaico già nel 2012 aveva spostato i valori delle medie orarie dei prezzi, tanto che oggi il picco di prezzo non coincide più con la massima domanda di elettricità. L’analisi considerava sia i minori prezzi nelle ore solari, stimati in 1.420 milioni di euro (erano 396 milioni del 2011) sia i maggiori prezzi nelle ore non solari, pari a 586 milioni: il peak shaving netto nel 2012 risultava così di 838 milioni di euro.
Un’ulteriore prova di come il crescente contributo delle rinnovabili stia tenendo bassi i prezzi dell'elettricità.
“La capacità di offerta delle rinnovabili in Italia sembra garantire ormai in termini di domanda istantanea una copertura del 100% di rinnovabili in quei momenti in cui il fabbisogno è basso come nelle domeniche primaverili ed estive”, commenta a QualEnergia.it Alessandro Marangoni di Althesys. “Comunque –chiarisce – l’evento istantaneo non può essere preso come riferimento per una gestione oculata del mercato elettrico, che ha bisogno, ora più di prima, di un nuovo market design alla luce di una struttura dell’offerta in profondo mutamento”. Il responsabile della società di consulenza energetica non si è sbilanciato sul risultato del peak shaving per il 2013, ma ci ha detto che, con l’attuale situazione dell’economia, non è affatto escluso che sia maggiore di quegli 838 milioni di euro del 2012.Per Gianni Silvestrini, direttore scientifico di QualEnergia, “quanto accaduto domenica 16 giugno è un’ulteriore dimostrazione degli effetti della rapida penetrazione delle rinnovabile in Italia, che a maggio hanno addirittura coperto più del 50% della produzione di energia elettrica”. “Oltre a incidere sul risparmio netto in termini di prezzo dell’elettricità e alla riduzione delle emissioni – ha detto Silvestrini - la diffusione delle fonti rinnovabili comporta anche una diminuzione delle importazioni di combustibili fossili, riducendo l’elevato saldo negativo del bilancio energetico nazionale”.
Il Prezzo Unico Nazionale ricordiamo è il prezzo in acquisto dell’energia elettrica che si forma nel mercato elettrico italiano ed è il risultato di aste che coprono la richiesta di energia prevista ora per ora con l’elettricità offerta da vari operatori. Nelle aste si accetta (si dispaccia), prima l’offerta più economica e poi, via via, i “pacchetti” più cari, fino a coprire tutto il fabbisogno. Dato che a determinare il prezzo orario che si applica a tutti gli impianti è la fonte più cara selezionata, la cosiddetta “marginale”, immissioni di energia a basso prezzo, escludendo le fonti più care all’altro estremo, fanno abbassare notevolmente il costo di tutto il pacchetto di offerte.
Le rinnovabili non programmabili, come solare ed eolico, sono offerte a prezzo zero, così da non rischiare di non essere selezionate, ben sapendo da una parte di non avere costi di combustibile da coprire, e dall’altra che non saranno comunque remunerate zero, ma al prezzo determinato dalla fonte marginale. Il loro effetto è quindi quello di far scendere il prezzo dei gruppi di offerte orarie in cui entrano. Domenica, in quelle due ore che resteranno nella Storia del sistema energetico italiano, sul mercato c'erano solo loro: le energie pulite, ed ecco perchè il PUN è caduto a zero.
Fonte: QualEnergia, leggi QUI.

Un fenomeno, quello del prezzo dell'elettricità all'ingrosso a zero, che finora si era verificato solo per alcuni prezzi zonali, ma mai per tutte le zone del paese, portando quindi il Prezzo Unico Nazionale, cioè il PUN, a zero. Un evento simile era stato sfiorato domenica 2 giugno 2013, allorché il prezzo medio minimo orario si attestò a 0,46 €/MWh, peraltro con una domanda inferiore a quella del 16 giugno.
Secondo i dati (a consuntivo) dei fabbisogni orari giornalieri pubblicati da Terna alle ore 14 del 16 giugno la richiesta è stata di 31.199 MW; alle 15 di 30.565 MW.
Un recente studio di Althesys dimostrava come il solo fotovoltaico già nel 2012 aveva spostato i valori delle medie orarie dei prezzi, tanto che oggi il picco di prezzo non coincide più con la massima domanda di elettricità. L’analisi considerava sia i minori prezzi nelle ore solari, stimati in 1.420 milioni di euro (erano 396 milioni del 2011) sia i maggiori prezzi nelle ore non solari, pari a 586 milioni: il peak shaving netto nel 2012 risultava così di 838 milioni di euro.
Un’ulteriore prova di come il crescente contributo delle rinnovabili stia tenendo bassi i prezzi dell'elettricità.
“La capacità di offerta delle rinnovabili in Italia sembra garantire ormai in termini di domanda istantanea una copertura del 100% di rinnovabili in quei momenti in cui il fabbisogno è basso come nelle domeniche primaverili ed estive”, commenta a QualEnergia.it Alessandro Marangoni di Althesys. “Comunque –chiarisce – l’evento istantaneo non può essere preso come riferimento per una gestione oculata del mercato elettrico, che ha bisogno, ora più di prima, di un nuovo market design alla luce di una struttura dell’offerta in profondo mutamento”. Il responsabile della società di consulenza energetica non si è sbilanciato sul risultato del peak shaving per il 2013, ma ci ha detto che, con l’attuale situazione dell’economia, non è affatto escluso che sia maggiore di quegli 838 milioni di euro del 2012.Per Gianni Silvestrini, direttore scientifico di QualEnergia, “quanto accaduto domenica 16 giugno è un’ulteriore dimostrazione degli effetti della rapida penetrazione delle rinnovabile in Italia, che a maggio hanno addirittura coperto più del 50% della produzione di energia elettrica”. “Oltre a incidere sul risparmio netto in termini di prezzo dell’elettricità e alla riduzione delle emissioni – ha detto Silvestrini - la diffusione delle fonti rinnovabili comporta anche una diminuzione delle importazioni di combustibili fossili, riducendo l’elevato saldo negativo del bilancio energetico nazionale”.
Il Prezzo Unico Nazionale ricordiamo è il prezzo in acquisto dell’energia elettrica che si forma nel mercato elettrico italiano ed è il risultato di aste che coprono la richiesta di energia prevista ora per ora con l’elettricità offerta da vari operatori. Nelle aste si accetta (si dispaccia), prima l’offerta più economica e poi, via via, i “pacchetti” più cari, fino a coprire tutto il fabbisogno. Dato che a determinare il prezzo orario che si applica a tutti gli impianti è la fonte più cara selezionata, la cosiddetta “marginale”, immissioni di energia a basso prezzo, escludendo le fonti più care all’altro estremo, fanno abbassare notevolmente il costo di tutto il pacchetto di offerte.
Le rinnovabili non programmabili, come solare ed eolico, sono offerte a prezzo zero, così da non rischiare di non essere selezionate, ben sapendo da una parte di non avere costi di combustibile da coprire, e dall’altra che non saranno comunque remunerate zero, ma al prezzo determinato dalla fonte marginale. Il loro effetto è quindi quello di far scendere il prezzo dei gruppi di offerte orarie in cui entrano. Domenica, in quelle due ore che resteranno nella Storia del sistema energetico italiano, sul mercato c'erano solo loro: le energie pulite, ed ecco perchè il PUN è caduto a zero.
Fonte: QualEnergia, leggi QUI.
venerdì 21 giugno 2013
Finisce il V conto energia, raggiunti i 6,7 miliardi di euro
Il GSE in un comunicato ha annunciato la fine del V Conto energia per il solare fotovoltaico.
Il Contatore Fotovoltaico presente sul sito del Gestore dei Servizi Energetici ha infatti raggiunto il valore di costo indicativo cumulato annuo degli incentivi di 6 miliardi e 700 milioni di euro.
Gli impianti che hanno presentato la richiesta d’incentivazione sono 531.242, per una potenza complessiva pari a 18.217 MW.
Di questi 531.242 impianti, 4.779, per una potenza complessiva di 1.136 MW e un costo indicativo annuo di 94 milioni di euro, sono iscritti nei Registri in posizione utile ma non ancora entrati in esercizio.
"Il Decreto Ministeriale del 5 luglio 2012 cesserà di applicarsi decorsi trenta giorni solari dalla data di pubblicazione della delibera dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, con la quale verrà individuata la data di raggiungimento del valore annuale di 6,7 miliardi di euro".
L'Autorità per l'Energia ha già emanato la delibera 250/2013/R/efr, nella quale ha indicato nel 6 giugno 2013 la data di raggiungimento della soglia di 6,7 miliardi di euro del costo indicativo cumulato annuo degli incentivi per lo sviluppo degli impianti fotovoltaici.
La delibera 250/2013/R/efr, sarà trasmessa ai Ministro dello Sviluppo Economico, al Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e al GSE.
Proprio pochi giorni fa Valerio Natalizia, nel corso dell'assemblea annuale di Anie/Gifi durante la quale è stato letto il nuovo presidente Emilio Cremona, ha evidenziato la necessità di trovare nuovi strumenti a sostegno del settore, coinvolgendo Governo, associazioni e tutte le parti interessate, in modo che si possa arrivare alla Grid parity, preservando posti di lavoro e stimolando gli investimenti a salvaguardia del mondo del fotovoltaico.
Il Contatore Fotovoltaico presente sul sito del Gestore dei Servizi Energetici ha infatti raggiunto il valore di costo indicativo cumulato annuo degli incentivi di 6 miliardi e 700 milioni di euro.
Gli impianti che hanno presentato la richiesta d’incentivazione sono 531.242, per una potenza complessiva pari a 18.217 MW.
Di questi 531.242 impianti, 4.779, per una potenza complessiva di 1.136 MW e un costo indicativo annuo di 94 milioni di euro, sono iscritti nei Registri in posizione utile ma non ancora entrati in esercizio.
"Il Decreto Ministeriale del 5 luglio 2012 cesserà di applicarsi decorsi trenta giorni solari dalla data di pubblicazione della delibera dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, con la quale verrà individuata la data di raggiungimento del valore annuale di 6,7 miliardi di euro".
L'Autorità per l'Energia ha già emanato la delibera 250/2013/R/efr, nella quale ha indicato nel 6 giugno 2013 la data di raggiungimento della soglia di 6,7 miliardi di euro del costo indicativo cumulato annuo degli incentivi per lo sviluppo degli impianti fotovoltaici.
La delibera 250/2013/R/efr, sarà trasmessa ai Ministro dello Sviluppo Economico, al Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e al GSE.
Proprio pochi giorni fa Valerio Natalizia, nel corso dell'assemblea annuale di Anie/Gifi durante la quale è stato letto il nuovo presidente Emilio Cremona, ha evidenziato la necessità di trovare nuovi strumenti a sostegno del settore, coinvolgendo Governo, associazioni e tutte le parti interessate, in modo che si possa arrivare alla Grid parity, preservando posti di lavoro e stimolando gli investimenti a salvaguardia del mondo del fotovoltaico.
Lo STUDIO TECNICO BOLOGNINI è a disposizione per eventuali chiarimenti.
Fonte: Infobuild Energia, leggi QUI.
Fonte: Infobuild Energia, leggi QUI.
lunedì 15 aprile 2013
Conto Termico: versione definitiva delle regole applicative

Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha pubblicato la versione definitiva delle attese Regole applicative del cosiddetto “Conto Termico”, il regime di incentivazione per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni introdotto dal D.M. 28/12/2012.
Le "Regole applicative" disciplinano le modalità per accedere al meccanismo d’incentivazione, e contengono anche la "scheda domanda" prevista dall’art. 7, comma 1, del citato decreto.
Si attende ora che venga attivato dal GSE stesso il portale dedicato, per dare il via alla possibilità di presentare le domande di incentivo.
Disponibile il testo del documento in allegato alla notizia, per tutti i dettagli relativi al regime di incentivazione, soggetti ammessi, procedure, ecc., si rimanda al completo approfondimento già pubblicato.
Download dei documenti allegati:

Fonte: Legislazione Tecnica, leggi QUI.
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