La progettazione di strutture di "modesta entità" anche in cemento armato rientra tra le competenze professionali del geometra, considerato che il D.lgs. 13 dicembre 2010, n. 212 ha abrogato il R.D. 16 novembre 1939, n. 2229, ai sensi del quale "Ogni opera di conglomerato cementizio semplice od armato, la cui stabilità possa comunque interessare l'incolumità delle persone, deve essere costruita in base ad un progetto esecutivo firmato da un ingegnere, ovvero da un architetto iscritto all'albo".
Lo ha affermato la Sezione Prima del Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto con la sentenza n. 1312 del 20 novembre 2013, che ha ribadito un concesso già espresso dal TAR per la Lombardia (sentenza Sez. II, 18 aprile 2013, n. 361 - leggi news).
Il contesto
La vicenda ha origini da una delibera di giunta comunale recante indirizzi in tema di competenze professionali dei geometri che ha stabilito che "tra le competenze professionali dei geometri e dei geometri laureati iscritti al Collegio professionale, possa rientrare la progettazione e direzione dei lavori di modeste costruzioni almeno fino a m.c. 1500 adottando quindi il criterio tecnico-qualitativo in relazione alle caratteristiche dell'opera da realizzare che deve avere caratteristiche strutturali semplici con moduli ripetitivi sia pur con la presenza del cemento armato, che non richiedano competenze tecniche, particolari e specifiche, riservate per legge ad un diverso professionista, con esclusione di ogni ulteriore aggravio procedimentale a carico del richedente".
A tale delibera è seguita la richiesta da parte dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia che ne ha chiesto l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia, rilevando la carenza assoluta di potere in capo alla giunta comunale per aver esercitato funzioni a carattere normativo in tema di competenze professionali, in assenza di una norma attributiva di tale potere.
La tesi del TAR
I giudici di primo grado ha ritenuto, innanzitutto, che la delibera comunale rientra nell'ambito degli atti d'indirizzo politico-amministrativo con i quali gli organi politici degli enti comunali (sindaco, consiglio e giunta) fissano le linee generali cui gli uffici devono attenersi nell'esercizio delle loro funzioni istituzionali.
Trattandosi di atto d'indirizzo, la deliberazione non assume carattere vincolante per gli uffici amministrativi cui essa è rivolta, atteso che questi dovranno pur sempre verificare, in base alla normativa di riferimento, se i progetti sottoposti al loro esame rientrino nella competenza professionale dei geometri, sulla scorta delle caratteristiche dell'opera da realizzare.
La misura di mc 1500, che la delibera impugnata assume quale criterio d'indirizzo ai fini della determinazione della competenza professionale dei geometri in materia di progettazione edilizia, non rappresenta un limite quantitativo entro il quale una costruzione in conglomerato cementizio possa essere progettata e firmata da un geometra, posto che a tenore della citata delibera, la progettazione dell'opera da realizzare da parte dei geometri rimane comunque subordinata all'applicazione del fondamentale parametro tecnico-qualitativo, in virtù del quale il progetto non deve implicare la soluzione di problemi particolari (devoluti esclusivamente ai professionisti di rango superiore) con riguardo alla struttura dell'edificio ed alle modalità costruttive.
Alla luce delle suesposte considerazioni, i giudici del TAR hanno respinto il ricorso in quanto infondato.
Fonte: Lavori Pubblici.it, leggi QUI
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lunedì 16 dicembre 2013
venerdì 8 febbraio 2013
Standard di qualità per la professione del geoemetra
Si parla finalmente di standard di qualità anche nella professione dei geometri: sono stati presentati due settimane fa e sono il risultato della collaborazione tra UNI e Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati.
Si è svolto venerdì 25 gennaio l’incontro di presentazione degli standard di qualità delle attività professionali dei geometri, atto finale del progetto, partito nel 2009, che ha coinvolto tra UNI, l’ente nazionale di unificazione, e il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati allo scopo di qualificare la professione e garantire l'efficienza delle attività dei geometri a imprese e consumatori.
Il processo di qualificazione professionale passa attraverso la specificazione dei requisiti di conoscenza, competenza, capacità ed esperienza delle prestazioni assicurate dai geometri e geometri laureati, in modo da soddisfare le esigenze della committenza pubblica e privata, dell’impresa e del cittadino. Sono state messe a punto 48 specifiche dedicate alle attività professionali più ricorrenti svolte nei settori applicativi dell’edilizia, urbanistica e ambiente, dell’estimo e attività peritale, della geomatica e attività catastale.
Si tratta di documenti di autoregolamentazione, una sorta di disciplinari tecnici per i quali UNI ha fornito un supporto metodologico alla stesura dei contenuti secondo le regole proprie delle norme tecniche. In particolare alcuni di questi documenti trattano attività di grande impatto e di interesse generale.
Ad esempio, nell'area “Estimo e attività peritale”, l’attività di valutazione immobiliare, di consulenza tecnica giudiziale e stragiudiziale, di redazione di una perizia contrattuale e di redazione della dichiarazione di successione.
Nell'area “Edilizia, urbanistica e ambiente” si segnalano le attività di progettazione lavori, direzione lavori, di contabilità e di collaudo, di redazione dei piani di recupero, di certificazione energetica e acustica.
Infine, per quanto riguarda l’area “Topografia, cartografia e catasto”, l’attività di redazione tipo mappale, particellare, la denuncia al catasto fabbricati e la redazione della voltura catastale.
“La parte più impegnativa e delicata del progetto viene adesso - ha affermato il presidente dei geometri, Fausto Savoldi - con la necessaria opera di informazione e pubblicizzazione, sia tra i professionisti che tra i loro clienti e committenti, degli standard di qualità e con la prima sperimentazione sul campo”.
Guarda la videointervista al presidente dei geometri, Fausto Savoldi:
Scarica le relazioni presentate nel corso del convegno sul sito UNI.
Fonte: Geometra.info, leggi QUI.
Si è svolto venerdì 25 gennaio l’incontro di presentazione degli standard di qualità delle attività professionali dei geometri, atto finale del progetto, partito nel 2009, che ha coinvolto tra UNI, l’ente nazionale di unificazione, e il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati allo scopo di qualificare la professione e garantire l'efficienza delle attività dei geometri a imprese e consumatori.
Il processo di qualificazione professionale passa attraverso la specificazione dei requisiti di conoscenza, competenza, capacità ed esperienza delle prestazioni assicurate dai geometri e geometri laureati, in modo da soddisfare le esigenze della committenza pubblica e privata, dell’impresa e del cittadino. Sono state messe a punto 48 specifiche dedicate alle attività professionali più ricorrenti svolte nei settori applicativi dell’edilizia, urbanistica e ambiente, dell’estimo e attività peritale, della geomatica e attività catastale.
Si tratta di documenti di autoregolamentazione, una sorta di disciplinari tecnici per i quali UNI ha fornito un supporto metodologico alla stesura dei contenuti secondo le regole proprie delle norme tecniche. In particolare alcuni di questi documenti trattano attività di grande impatto e di interesse generale.
Ad esempio, nell'area “Estimo e attività peritale”, l’attività di valutazione immobiliare, di consulenza tecnica giudiziale e stragiudiziale, di redazione di una perizia contrattuale e di redazione della dichiarazione di successione.
Nell'area “Edilizia, urbanistica e ambiente” si segnalano le attività di progettazione lavori, direzione lavori, di contabilità e di collaudo, di redazione dei piani di recupero, di certificazione energetica e acustica.
Infine, per quanto riguarda l’area “Topografia, cartografia e catasto”, l’attività di redazione tipo mappale, particellare, la denuncia al catasto fabbricati e la redazione della voltura catastale.
“La parte più impegnativa e delicata del progetto viene adesso - ha affermato il presidente dei geometri, Fausto Savoldi - con la necessaria opera di informazione e pubblicizzazione, sia tra i professionisti che tra i loro clienti e committenti, degli standard di qualità e con la prima sperimentazione sul campo”.
Guarda la videointervista al presidente dei geometri, Fausto Savoldi:
Scarica le relazioni presentate nel corso del convegno sul sito UNI.
Fonte: Geometra.info, leggi QUI.
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