... con attenzioni verso l'ambiente e il territorio, le persone e i servizi, convinti sostenitori della bio-edilizia, della sostenibilità ambientale e della resilienza ...

Mobilità Sostenibile


L'espressione mobilità sostenibile indica delle modalità di spostamento (e in generale un sistema di mobilità urbana) in grado di diminuire gli impatti ambientali sociali ed economici generati dai veicoli privati e cioè:
- l'inquinamento atmosferico e le emissioni di gas serra;
- l'inquinamento acustico;
- la congestione stradale;
- l'incidentalità;
- il degrado delle aree urbane (causato dallo spazio occupato dagli autoveicoli a scapito dei pedoni);
- il consumo di territorio (causato dalla realizzazione delle strade e infrastrutture).

(Cfr. Wikipedia)

Le amministrazioni pubbliche sono i principali responsabili della promozione, organizzazione e attuazione della mobilità sostenibile; gli interventi sono finalizzati a ridurre la presenza degli autoveicoli privati tradizionali (alimentati cioè a benzina o gasolio) negli spazi urbani per favorire la mobilità alternativa che in ordine d'importanza viene svolta:


- a piedi;
- in bicicletta;
- con i mezzi di trasporto pubblico (autobus, tram, sistema ferroviario metropolitano);
- con i mezzi di trasporto privato condivisi (car pooling e car sharing);
- con i mezzi di trasporto privato "premiali" (alimentati da energia elettrica o ibridi).


I mezzi che già da oggi, in termini ambientali e di sostenibilità, andrebbero definitivamente eliminati per il loro impatto sulla salute fortemente negativo sono tutti quelli alimentati a gasolio: è stato infatti dimostrato da uno studio (scarica QUI) effettuato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, reso pubblico dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, quella che ha sede a Lione, che il motore diesel emette inquinanti cancerogeni, essendo stato definitivamente classificato in categoria "1" (sicuramente cancerogeno per l'essere umano) al pari dell'amianto o del fumo di sigaretta, mentre ad esempio la benzina appartiene alla categoria "2" (potenzialmente cancerogeno per l'essere umano); oltre a questo, che già di persè rende i motori diesel da eliminare, almeno sui motori a benzina è possibile effettuare la modifica con installazione dell'impianto a metano o GPL, il che li rende (sempre nel mercato dell'usato) ancora appetibili.

Perché non cerchiamo di incentivare gli impianti per autotrazione a metano? Perché il metano è un gas serra e il suo utilizzo aggrava ulteriormente la condizione di riscaldamento globale e pertanto deve essere disincentivato: é considerato responsabile per circa l'8% del fenomeno e la sua capacità nel trattenere il calore è 30 volte maggiore a quella dell’anidride carbonica (fonte Wikipedia).

Ormai da tempo il sottoscritto (Geom. Lorenzo Bolognini) si muove utilizzando la bicicletta elettrica autocostruita, a pedalata assistita, come mezzo di trasporto per le piccole e medie distanze (autonomia giornaliera 50-90km a seconda del percorso). Per approfondimenti sulle biciclette elettriche consiglio una visita al Forum Indipendente delle Biciclette Elettriche.

Per due anni è entrato in servizio presso lo STUDIO TECNICO BOLOGNINI il Piaggio Porter Blind Van Elettrico: è stato ovviamente scelto un mezzo usato (i veicoli nuovi sono di persè portatori di un immenso consumo di energia dato dalla loro stessa produzione, che verrà smaltito solo se lo stesso veicolo viene utilizzato a lungo, per molti anni e per molti chilometri) che avesse sufficienti garanzie relativamente allo stato di usura delle batterie: questo mezzo mi consente spostamenti con lo stesso range di autonomia della bicicletta elettrica (50-90km a seconda del percorso), ma anche quando piove o comunque in caso di molto freddo, si ricarica completamente in circa otto ore, con una normale presa da 220v, al costo di circa € 1,00, mi consente di portare un passeggero e caricare materiale per oltre 400kg di peso.

I vantaggi di un veicolo elettrico sono molteplici:

- totale assenza di emissione di inquinanti durante il percorso;
- ridottissimo costo per chilometro (se poi la ricarica avviene tramite energia autoprodotta, ad esempio tramite fotovoltaico sul tetto di casa, il costo si abbatte ancora di più);
- pagamento ridotto del bollo (totalmente esente nei primi 5 anni e successivamente ridotto al 25% del totale);
- assicurazione scontata (soltanto con alcune compagnie, occorre verificare);
- accesso al centro storico ed in aree pedonali (occorre verificare nel proprio comune);
- il parcheggio nelle strisce blu è esente da pagamento (occorre verificare nel proprio comune).

Una tra le prime integrazioni che verranno apportate sarà l'applicazione di un pannello fotovoltaico sul tetto del veicolo (sfruttando le barre già presenti): la produzione di 245w data dal pannello di certo non può compensare il consumo anche di un breve tragitto, nè tantomeno può contribuire in maniera significativa durante il movimento, ma consente di mantenere buono il livello della batteria, evitando l'autoscarica durante la sosta (...c'è già chi l'ha fatto, come si vede bene dalla fotografia allegata...).

Una valida soluzione invece in caso di necessità di ricarica "fuori casa" è data dalle Colonnine Enel Drive, una vera e propria rete di "distributori" di energia elettrica: solo a Bologna sono ormai una ventina, circa trecento in tutto il territorio nazionale, e sono in continuo aumento. E' infatti ormai chiaro come il futuro della mobilità possa andare unicamente verso l'elettrico e, se solo quattro anni fa parlare di colonnine era parte di un lontano futuro, oggi è già possibile pensare anche a qualche spostamento di una certa entità, logicamente ben programmato.

Altri veicoli elettrici che oggi possono essere facilmente disponibili nel mercato dell'usato, oltre al Piaggio Porter, sono (ho riportato unicamente i modelli più diffusi e con un importo di acquisto non eccessivo):

- Aixam City;
- Citroen C-Zero;
- Fiat Panda;
- Nissan Leaf;
- Peugeot iOn;
- Renault Twizy;
- Renault ZOE;
- Renault Fluence;
- Renault Kangoo;
- Smart.

E' facile supporre come, con il semplice passare dei mesi, il parco auto usato a disposizione sarà sempre di più e sempre più vario.


Dopo circa due anni di onorato servizio il Piaggio Porter è stato messo in pensione e al suo posto è entrata in servizio un'automobile ibrida, la Toyota Prius.

La Toyota Prius è un'automobile costruita dall'azienda giapponese Toyota, la più venduta tra le vetture ibrida al mondo.

Nel 2004 il modello è giunto alla seconda generazione, diventando una solida berlina due volumi, ed è scesa ulteriormente di categoria, diventando una "AT-PZEV" (Advanced Technology Partial Zero Emission Vehicle, veicolo di tecnologia avanzata con quasi zero emissioni), nonostante l'aumento nelle dimensioni.

La Prius è una vettura ibrida e è dotata quindi di due motori: uno a benzina e uno elettrico. 


Un sofisticato sistema di oltre 40 centraline controlla il consumo delle batterie in relazione all'uso del propulsore elettrico e comanda l'accensione o la pausa del motore termico tradizionale, mentre il motore elettrico è sempre acceso, riducendo al minimo gli sprechi energetici.

Cuore della Prius è il sistema Hybrid Sinergy Drive (HSD), che permette l'ottimizzazione nella produzione e nell'uso dell'energia tra i due motori, nel tentativo (in gran parte riuscito) di recuperare i normali sprechi energetici di un'auto tradizionale, ad esempio:

- nelle partenze e a bassa velocità il sistema lavora sfruttando esclusivamente il motore elettrico;


- a maggiori richieste di energia l'HSD provvede ad azionare istantaneamente il motore termico che unendo la propria spinta a quella del motore elettrico garantisce coppia motrice e accelerazione paragonabili a quelle di una berlina con motore tradizionale;


- non appena il piede si stacca dall'acceleratore, il motore termico smette di funzionare e dall'inerzia del veicolo la batteria elettrica trae carica, basandosi sulle ruote ancora in movimento;


- il pacco di batterie accumula carica anche durante la frenata, con un principio già in uso in altre vetture elettriche;


- qualora la carica fosse insufficiente per il corretto funzionamento dell'auto, il motore tradizionale si accende per garantire la potenza necessaria; la potenza generata in eccesso dal motore tradizionale viene automaticamente convertita in elettricità e accumulata nelle batterie.

Quando è ferma, il motore termico della Prius è sempre spento, ed è in grado di riaccendersi con la semplice pressione dell'acceleratore. Il successo commerciale della vettura sta anche nel fatto che molti clienti giudicano piacevole la sensazione, in arresto, di assoluto silenzio dell'abitacolo.


L'auto ibrida rappresenta oggi il miglior compromesso per circolare con un mezzo privato rispettando l'ambiente e con un bassi consumi, senza dimenticare - al pari dei mezzi elettrici - il libero accesso ai centri storici e la possibilità di parcheggiare gratuitamente nelle strisce blu.

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