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Video proposte (ovvero rassegna di film - documentari consigliati)

Rassegna di video proposte, con film e documentari consigliati, in continuo aggiornamento.





Indice:

- Vajont 9 ottobre 1963 ore 22.39 
- Il Pianeta Verde
- Terra Madre
- I nostri figli ci accuseranno
- Un duro risveglio
- L'ultimo contadino
- Soluzioni locali per un disordine globale
- Home
- Falsopiano a San Lazzaro
- Un po' di luce
- I segreti scomparsi di Nikola Tesla
- Debitocrazia
- Diario del saccheggio
- Il mio fratellino dalla luna
- Il suolo minacciato
- Intervista a Patrizia Gentilini, oncologa
- Arcipelago SCEC, Lisa Bortolotti
- L'agricoltura del terzo millennio: la permacultura
- The Corporation
- Il contadino contemporaneo
- Viaggio al centro del riciclo
- Porzus
- In Transition 1.0




Vajont, 9 ottobre 1963 ore 22.39 (orazione civile di Marco Paolini)

Il monologo Vajont, un'orazione civile, è un'opera teatrale scritta dall'attore Marco Paolini e dal regista Gabriele Vacis ed è stato trasmesso in occasione del trentaquattresimo anniversario (ossia il 9 ottobre 1997) del disastro del Vajont in diretta su Rai 2.

Il soggetto teatrale è la storia della Diga del Vajont e delle circostanze che hanno condotto al disastro, raccontate in circa due ore e mezza dall'attore Marco Paolini. La ricostruzione è il frutto di accurate ricerche e collazioni di documenti ufficiali e fa risalire l'origine dell'intricata vicenda alla fine del XIX secolo. Per l'occasione fu allestito un teatro proprio presso la Diga del Vajont, precisamente nel lato della diga riempito dalla frana e un tempo sede del bacino.

Paolini narra la vicenda che ha portato al disastro della diga con estrema fedeltà ai fatti e alle persone, inserendo di tanto in tanto aneddoti divertenti che alleggeriscono la drammaticità del racconto.




Il Pianeta Verde (La Belle Verte) è un film del 1996 diretto da Coline Serreau.

Il film tratta, con una chiave umoristica e usando l'espediente comico dell'esternalità, i problemi del mondo occidentale: la frenesia, l'abuso di comando, l'inquinamento ed il consumo selvaggio delle risorse naturali e degli spazi.




Terra Madre è un film del 2009 di Ermanno Olmi. 

Un documentario che si fa testimonianza di una vita vissuta facendo cinema pensando agli esseri umani con il ritorno a una forma di espressione, il documentario appunto, che Olmi non aveva mai del tutto abbandonato. Il regista ci racconta degli ultimi tre convegni di Terra Madre a Torino. In quelle occasioni (e in particolare nel 2006) Carlo Petrini, ideatore di Slow Food, è riuscito a far giungere nel capoluogo piemontese persone che, in ogni angolo del mondo, la terra la amano, la coltivano e, soprattutto, la rispettano. 

E' un documentario di denuncia quello di Olmi. Denuncia contro le sopraffazioni che anche in questo campo non si scontrano con i rigori della legge perché è il Dio Mercato che detta le non regole del liberismo più sfrenato. 



I nostri figli ci accuseranno (Nos enfants nous accuseront) è un documentario del 2008 realizzato da Jean-Paul Jaud.

Il documentario è basato sulla vera storia di un piccolo paese del sud della Francia, Barjac, dove il sindaco ha deciso di introdurre nella mensa scolastica solo alimenti biologici, pagando la differenza rispetto alla mensa tradizionale. Questo gesto ha creato un effetto a catena perché i bambini ne hanno parlato a casa e il dibattito si è aperto. Non solo, i bambini sono stati coinvolti nella realizzazione di un orto biologico scolastico; poco a poco nelle loro case qualcosa è cominciato a cambiare ed ora la maggior parte delle famiglie mangia bio. 

Il film denuncia inoltre il tasso altissimo di malattie croniche fra i bambini dovuti all’utilizzo di pesticidi nelle coltivazioni: ricordiamo che in Francia come in tutti i paesi con agricoltura “industriale” e non organica ogni anno vengono utilizzati nelle campagne 76.000 tonnellate di pesticidi. 

Il documentario riporta dati che non lasciano dubbi sui rischi legati all’inquinamento e al cibo: in Europa il 70% dei cancri è legato all’ambiente; tra questi il 30% è dovuto all’inquinamento e il 40% all’alimentazione.



Un duro risveglio (The oil crashè un film svizzero del 2006 diretto da Basil Gelpke e Ray McCormack.

E' un documentario sulla produzione del petrolio, il picco di Hubbert e le conseguenze sulla sua fine. Provate ad immaginare un mondo senza petrolio: una vita senza auto, senza aerei, senza plastica, senza molte sostanze chimiche trovate dei detersivi e nei saponi ... il petrolio si trova ovunque perciò è forse giunta l'ora di iniziare ad organizzarci in modo diverso!
Questo documentario ci spinge ad agire sia individualmente che in massa verso una vita di autoproduzione e di economia locale e di decrescita, forse l'unica via d'uscita dalla crisi economica ed ambientale.



L'ultimo contadino (The Last Farmer) è un film del 2011, regia di Giuliano Girelli.

L’agricoltura contadina produce cibo per oltre il 70% della popolazione del pianeta, mentre l’agricoltura industriale non provvede che al 30%; ciò nonostante 2.8 miliardi di persone nel mondo vivono con meno di 2 dollari al giorno, la maggioranza di queste persone sono contadini o ex contadini che ora vivono nelle baraccopoli di qualche grande città. Questo documentario parla di loro, della globalizzazione e dunque anche di noi. 

The Last Farmer esplora le drammatiche conseguenze del neoliberismo e della globalizzazione sulla vita dei piccoli contadini nel mondo seguendo lo svolgersi della giornata di Baldomera in Guatemala, Agi in Indonesia e Aloise in Burkina Faso; con il supporto di interviste a Luciano Gallino, Hira Jhamtani, Giorgio Cingolani, Magaly Rey Rosa, Mamadou Goita e Roberto Schellino.



Soluzioni locali per un disordine globale (Solutions locales pour un désordre global) è un film del 2010 
di Coline Serreau.

Il documentario “ecologista” mostra le recenti soluzioni a un’appropriazione della catena alimentare che è una minaccia incombente oltre che per la salute e il pianeta, anche per la libertà individuale e collettiva.

La regista s’incontra in tutto il mondo con persone che implementano le proprie soluzioni ai disordini ambientali.

Incontra: Vandana Shiva, Pierre Rabhi, Lydiae Claude Bourguignon, il Movimento Lavoratori Senzaterra, Kokopelli, M. Antoniets, Ana Pradeshi, Philippe Desbrosses, Joao Pedro Stedile, Serge Latouche, Devinder Sharma, Laurent Marbot, ecc.

“Con questo film, mostro che ci sono in tutto il mondo, persone che, senza saperlo, fanno la stessa cosa, che hanno la stessa filosofia di vita e le usano le stesse pratiche con la Madre Terra. Evidenzia, l’universalità di soluzioni, così come la loro semplicità, questo è il vero scopo del film.” - Coline Serrau

La regista sottolinea l’analisi e la competenza, Soprattutto cerca di dimostrare, con esempi di coltivazioni alternative dal Brasile all’India, dalla Francia all’Ucraina, che le soluzioni alternative sono sostenibili e redditizie oltre che già state attuate. In breve, che un’economia più equa è possibile e addirittura indispensabile, in relazione a salute e principi umanitari.

La sua dimostrazione pone in rilievo una condizione femminile che sfugge anche a tante attiviste femministe.

Dimostra che c’è un divario molto significante tra il popolo e i leader. Gli OGM sono l’esempio più eclatante.

Mette in guardia la popolazione mondiale, da un problema che ha ogni giorno nel piatto, ma che non si rende conto della enorme pericolosità che rappresenta nella sua globalità.




Home è un documentario del 2009 di Yann Arthus-Bertrand, prodotto da Luc Besson.

Il film è stato diffuso contemporaneamente il 5 giugno 2009 nelle sale cinematografiche di 50 paesi, in concomitanza con la giornata mondiale dell'ambiente. Concepito come un reportage di viaggio, è realizzato quasi interamente con immagini aeree.

Home denuncia lo stato attuale della Terra, il suo clima e le ripercussioni a lungo termine sul suo futuro. Un tema che viene continuamente espresso lungo tutto il documentario è quello del delicato e fondamentale collegamento che esiste tra tutti gli organismi che vi fanno parte.
La conclusione del film cerca di essere al tempo stesso positiva e propositiva. Il documentario, dopo aver mostrato le terribili conseguenze di alcune attività umane sul nostro pianeta e sul suo ecosistema, fornisce indicazioni riguardo alle energie rinnovabili, la creazione di parchi nazionali, la cooperazione internazionale tra le varie nazioni in merito alle questioni ambientali come risposta agli attuali problemi che affliggono la terra.



Falsopiano a San Lazzaro è un documentario del 2008 di Pietro Annicchiarico.

E' un documentario indipendente, autoprodotto, realizzato da Pietro Annicchiarico con la consulenza giornalistica di Giuliano Bugani e la partecipazione del consigliere comunale di San Lazzaro di Savena (BO), Massimo Bertuzzi, gruppo consiliare "Noi Cittadini" e dell'ex assessore all'ambiente Alberto Piras, gruppo consiliare dei "Verdi" di San Lazzaro di Savena (BO).

Il filmato descrive il PSC (Piano Strutturale Comunale) e il POC (Piano Operativo Comunale) che sono gli strumenti urbanistici in dotazione ai comuni della Regione Emilia Romagna per il governo e la riqualificazione solidale del territorio (Legge regionale 20/2000).

Gli interventi degli esperti e le interviste ai cittadini, fanno emergere un quadro preoccupante per quanto concerne la partecipazione alle scelte urbanistiche, che riguardano il consumo del territorio. I Comuni procedono per conto loro, non informando adeguatamente i cittadini, senza che ci sia un reale bisogno di costruire nuovi alloggi. Gli amministratori locali, indipendentemente dal colore politico, sono interessati a fare cassa subito, attraverso gli oneri di urbanizzazione, ma lasciano in eredità ai futuri sindaci, interi quartieri senza servizi e con grossi problemi di viabilità e vivibilità.




Un po' di luce è un documentario del 2009 di Pietro Annicchiarico.

L’opera racconta la storia di Margherita e Francesco, studenti impreparati in storia. Per evitare l’interrogazione, decidono di marinare la scuola, rifugiandosi nella Gravina del Fullonese di Grottaglie. Giunti nel luogo, vengono attratti dal suono proveniente da un pozzo. Illuminandolo, scoprono il passato della città, attraverso quattordici testimonianze.

“Un po’ di luce" è un film-documentario che racconta la Grottaglie degli anni ’50 e ’60, attraverso la memoria dei suoi cittadini. Un viaggio nell’inconscio collettivo, un documento prezioso per non disperdere l’identità culturale.



I segreti scomparsi di Nikola Tesla (The missing secrets of Nikola Tesla) è un film del 1980 diretto da Kristo Papic.

La vita del grande scienziato Serbo "dimenticato" vissuto a cavallo tra otto e novecento. L'uomo che ha illuminato il mondo con la corrente alternata e che ha reso possibili invenzioni rivoluzionarie come quella della radio viene ormai ricordato da pochi. 

La vita di Nikola Tesla raccontata in questo splendido film ci illumina sulla realtà della scienza e della società nel suo complesso. Il suo arrivo negli Stati Uniti, il suo rapporto turbolento con Thomas Edison e quello con il grande capitalista J.P.Morgan, interpretato qui da uno straordinario Orson Welles. L'ascesa verso la notorietà e l'inevitabile discesa verso l'oblio, Nikola Tesla e la sua vita sono specchio di quello che accade ancora oggi nel mondo. 

Il destino del pianeta nel secolo scorso si è trovato davanti ad un bivio; scegliere tra la produzione di energia "distruttiva" tramite la distruzione di materiali e quella creativa pulita e LIBERA proposta da Tesla...



Debitocrazia (Debtocracy) è un film del 2011 realizzato dai giornalisti Katerina Kitidi e Aris Hatzistefanou.

Il documentario indaga sulle cause della crisi finanziaria greca legata al debito pubblico.

Distribuito gratuitamente in Rete dalla fine di marzo 2011, propone soluzioni, spesso nascoste o non prese in considerazione dai media e dal governo.

Debtocracy comincia con una citazione di Georgios Papadopoulos, per continuare poi con un discorso di Andreas Papandreou, l’economista, politico e primo ministro greco (1981-1990 e 1993-1996) che aveva affermato: “il Paese deve cancellare il debito pubblico, altrimenti il debito pubblico cancellerà il Paese“.




Diario del saccheggio (Memoria del Saqueo) è un film del 2004 di Fernando Ezequiel Solanas.

Documentario dedicato all'Argentina, alla sua situazione economica e sociale disperata colpevolmente passata sotto silenzio per tutti questi anni, e più precisamente fino al 2001. Se poi si pensa che era lo stesso anno degli scandali finanziari (chi si ricorda dei bond?) anche in Italia, e che in Argentina ci sono milioni di persone di origine italiana, appare evidente come scientemente si sia portato avanti, anche nel nostro Paese, un programma di "insabbiamento" circa le scomode verità del più avanzato Paese sudamericano, ora alle prese con problemi talmente gravi da far resuscitare vecchi e terribili ricordi, come quelli della dittatura degli anni settanta.

Realizzato con una tecnica semplice e diretta, lontana da un protagonismo stile Michael Moore, ma con Solanas semplice narratore delle sue immagini, catturate in prima persona tra le strade di Buenos Aires in mezzo ad una manifestazione o nel degrado e nella povertà delle tante periferie della capitale, il documentario non presenta vizi né di forma né di contenuti. Il montaggio è perfetto, capace di condensare in due ore l'infinità di informazioni (basti pensare che il film è stato prodotto partendo da un materiale di più di cento ore di filmati) che vengono esposte in maniera comprensibile ed intelligente; vengono spiegate le stesse cause di questa tragedia, soprattutto sottolineando l'abbaglio di una politica economica scellerata, che in pochi anni voleva passare da una dittatura ad un liberismo estremo in campo finanziario.



Il mio fratellino dalla luna (Mon petit frère de la lune) è un cortometraggio del 2007 di Frédéric Philibert.

La voce fuori campo di una bambina descrive in modo chiaro, allegro e poetico i comportamenti del fratellino autistico.



Il suolo minacciato è un documentario del 2010 di Nicola Dall'Olio.

Negli ultimi anni nella pianura padana si sono perduti migliaia di ettari di suolo agricolo ad opera di una dilagante espansione urbana ed infrastrutturale. Nella sola Food Valley parmense, luogo di produzioni agroalimentari di eccellenza, lo sprwal urbano, con i suoi capannoni, le sue gru, le sue strade, il suo cemento consuma un ettaro di suolo agricolo al giorno. 


Partendo da questo caso emblematico e paradossale, il film Il suolo minacciato mostra senza veli quanto sta accadendo al territorio e al paesaggio evidenziando l'importanza di preservare una risorsa finita e non rinnovabile come il suolo agricolo. Per quanto ambientato nella pianura parmense, il film, attraverso il montaggio di interviste ad esperti ed agricoltori locali, affronta il problema nazionale del consumo di suolo e della dispersione urbana, analizzandone costi e cause per poi proporre modelli alternativi di sviluppo urbano sulla scorta delle esperienze di altri paesi europei, come la Germania e la Francia, o di piccoli Comuni italiani, come Cassinetta di Lugagnano (MI)




Ambiente e Tumori: intervista del 2010 all’oncologa Patrizia Gentilini


Dati allarmanti e sconcertanti sono quelli evidenziati dalla dottoressa Patrizia Gentilini, oncologa presso l’ ospedale di Forlì dove si è occupata sia di Prevenzione-Diagnosi Precoce che di Terapia dei tumori. A fine 2007 si è ritirata dall’esercizio attivo della professione. Fa parte dell’ Associazione contro Leucemie, Linfomi, Mieloma (AIL) sezione Forlì-Cesena, con l’incarico di vice presidente. Fa inoltre parte dell’Asociazione Medici per l’Ambiente (ISDE Italia).La dottoressa Gentilini afferma che in base a studi recenti, l’Italia detiene il record sull’incremento dei tumori infantili rispetto all’Europa. In Italia aumentano del 3,2% all’anno nei primi dodici mesi di vita, mentre negli Stati Uniti crescono al ritmo dello 0,6% all’anno. La morte è trasmessa ai neonati dal corpo delle loro madri.

Particolarmente penalizata la popolazione che vive a ridosso di impianti di incenerimento. Uno studio condotto sulla popolazione che vive in prossimità dei due impianti di incenerimento di Coriano a Forlì ha evidenziato un aumento del 54% della mortalità per cancro alla mammella, al colon retto, per cancro allo stomaco, in base al livello di esposizione. C’è un rapporto innegabile tra aumento del rischio e aumento del livello di esposizione.




Arcipelago SCEC è una presentazione del 2012 di Lisa Bortolotti al TEDxBologna

Lisa Bortolotti, moglie, madre di due figli, laureata all'Alma Mater Studiorum ( Bologna ) in economia aziendale; è impiegata pubblica ma dal gennaio 2012 ha fatto il suo downshifting con un part time al 60%, per dedicarsi maggiormente a ciò che ritiene importante: casa, famiglia, passioni, associazione.

Subito dopo la nascita della secondogenita, è socio fondatore di Arcipelago SCEC Emilia Romagna, nel 2009. Dalla primavera 2011 ne diventa presidente e coordina l'attività degli attivisti regionali; si dedica alla divulgazione delle progettualità di Arcipelago, crea occasioni di approfondimento e formazione, collabora ad alcune attività del coordinamento nazionale ( sito e blog "La Nave dei Folli" ), si adopera per applicare una sperimentazione nel proprio territorio, Ferrara; è rappresentante regionale nel coordinamento nazionale.

Di Arcipelago SCEC, e dei suoi progetti, sostiene che è un percorso di vita, che richiede di incarnare totalmente, a partire da sè, il cambiamento che si vuole realizzare. Arcipelago non solo si fa, ma lo si è. Soprattutto dentro.



L'agricoltura del terzo millennio: la permacultura (A farm for the future) è un documentario del 2011 della BBC

Nel documentario, girato nel Regno Unito, la BBC affronta la crisi globale dell’agricoltura e del cibo, con Martin Crawford (Agroforestale Research Trust), Fordhall Farm, Richard Heinberg e altri. 

Gli argomenti trattati sono l’influenza del petrolio sulla produzione alimentare, picco del petrolio, la sicurezza alimentare, le emissioni di carbonio, la sostenibilità e la permacultura. 

La nostra agricoltura dipendente dal petrolio in modo rilevante: ogni caloria di cibo prodotto nel mondo occidentale richiede dieci calorie di energia da combustibili fossili. Il film guarda alla sfida di diminuzione delle scorte di petrolio e cerca di scoprire che tipo di agricoltura – e cibo – potremmo aspettare di vedere in un mondo con scarse risorse petrolifere. La risposta? Permacultura e noci.





The Corporation è un documentario canadese del 2003

Diretto da Mark Achbar e Jennifer Abbott è tratto dall'omonimo libro di Joel Bakan. È stato distribuito in Italia dalla Fandango ed è commercializzato anche da Feltrinelli, nella collana Real Cinema.

Il documentario analizza il potere che hanno le multinazionali (quelle che in America vengono chiamate Corporations) nell'economia mondiale ed i danni che creano.





Il contadino contemporaneo è un'intervista di Antonio Pellegrino del 2009

Antonio De Falco, un contadino contemporaneo, ci racconta la sua esperienza di vita nella pratica dell'orto sinergico che per molti versi rappresenta una frontiera per la vivibilità della nostra terra in termini sostenibili ed equilibrati.





Viaggio al centro del riciclo è un documentario di Mario Tozzi del 2012

Il documentario girato grazie alla Co.Re.Ve. (Consorzio Recupero Vetro), a cura di Mediatyche, spiega ed espone il ciclo di vita del vetro e il suo riciclo.





Porzus 
è un film di Renzo Martinelli del 1997

Il film ricorda l'Eccidio di Porzûs, tragico avvenimento della Resistenza Italiana. Nel febbraio del 1945 un intero reparto della Brigata Osoppo, capeggiato da Francesco De Gregori detto "Bolla" (zio dell'omonimo cantautore) venne massacrato da un centinaio di gappisti comunisti comandati da Mario Toffanin. Nell'eccidio persero la vita diciassette partigiani, tra cui Guido Pasolini, fratello minore di Pier Paolo.




In Transition 
è un film-documentario

E' il primo film dettagliato sul movimento della Transizione attorno al mondo, in risposta al picco del petrolio e ai problemi legati ai cambiamenti climatici
, in inglese.




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Tematiche/Titoli di prossimo inserimento:

- Transizione
- Orti
- Cementificazione
- Rifiuti
- Rischio idrogeologico
- Rischio sismico
- Risparmio energetico
- God save the green
- Le mani sulla città