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lunedì 25 febbraio 2013

Soppalco: serve il permesso di costruire

Comporta un intervento di ristrutturazione edilizia, per il quale occorre un permesso di costruire, la realizzazione di un soppalco, atteso che esso, per sua struttura e funzione, comporta un aumento della superficie utile. 

Lo ha stabilito il Consiglio di Stato con la Sentenza 08/02/2013, n. 720. 

L’art. 10 del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 (T.U. edilizia) dispone che sono subordinati al rilascio del permesso di costruire «gli interventi di ristrutturazione edilizia»; sono espressamente qualificati tali quelli che, tra l’altro, comportino un aumento di superfici. 

Si tratta di una previsione di particolare rigore per i centri storici, finalizzata ad evitare indebite alterazioni dei loro delicati equilibri abitativi e funzionali. 

L’art. 33 dello stesso D.P.R. prevede che nel caso in cui vengano eseguiti i suddetti interventi in assenza di permesso di costruire, o in totale difformità da esso, la sanzione irrogata è quella della rimozione o demolizione, cioè - in coerenza con detti obiettivi - senz’altro quella ripristinatoria.

Vedremo ora quali saranno gli sviluppi in materia emanati dalle regioni o dai singoli regolamenti comunali: di fatto in questo modo si va verso una ulteriore complicazione delle norme, atteso il fatto che di recente la direzione che era stata presa dal legislatore - con la CIL (Comunicazione di Inizio Lavori) e la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) - era quella di una semplificazione.

Lo STUDIO TECNICO BOLOGNINI è a disposizione per approfondimenti.

Fonte: Legislazione Tecnica, leggi QUI.

Copia della Sentenza, leggi QUI.

giovedì 14 febbraio 2013

Contributi per la ricostruzione post-sisma 2012 innalzati al 100%

Contributi per la ricostruzione degli edifici colpiti dal sisma 2012

Pubblicato sulla G.U. n. 35 del 11/02/2013 il D.P.C.M. 08/02/2013recante «Aggiornamento della misura dei contributi per la ricostruzione nei territori colpiti dagli eventi sismici nel maggio 2012».

Il provvedimento aggiorna, alla luce del D.L. 1/2013, la misura massima del contributo per la ricostruzione degli edifici colpiti dal sisma, già stabilita nel limite dell'80% del costo ammesso e riconosciuto dal D.P.C.M. 04/07/2012 e dal Protocollo Ministero Economia e Finanze del 04/10/2012, prevedendo, quindi, la concessione anche di contributi a copertura integrale delle spese.

La disciplina dell'erogazione dei contributi previsti dal decreto in commento sarà definita con provvedimenti dei Presidenti delle Regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.

Assegnazione di moduli prefabbricati

I comuni possono procedere, per particolari casi documentati ed accertati dai comuni stessi, all'assegnazione dei moduli prefabbricati realizzati ai sensi dell’art. 10 del D.L. 22/06/2012, n. 83 anche per gli alloggi danneggiati dichiarati parzialmente o temporaneamente inagibili con esito di rilevazione dei danni «B» o «C».

Lo STUDIO TECNICO BOLOGNINI è a disposizione per eventuali chiarimenti, informazioni o collaborazioni.

Fonte: Legislazione Tecnica, leggi QUI.

venerdì 8 febbraio 2013

Standard di qualità per la professione del geoemetra

Si parla finalmente di standard di qualità anche nella professione dei geometri: sono stati presentati due settimane fa e sono il risultato della collaborazione tra UNI e Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati.

Si è svolto venerdì 25 gennaio l’incontro di presentazione degli standard di qualità delle attività professionali dei geometri, atto finale del progetto, partito nel 2009, che ha coinvolto tra UNI, l’ente nazionale di unificazione, e il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati allo scopo di qualificare la professione e garantire l'efficienza delle attività dei geometri a imprese e consumatori.

Il processo di qualificazione professionale passa attraverso la specificazione dei requisiti di conoscenza, competenza, capacità ed esperienza delle prestazioni assicurate dai geometri e geometri laureati, in modo da soddisfare le esigenze della committenza pubblica e privata, dell’impresa e del cittadino. 
Sono state messe a punto 48 specifiche dedicate alle attività professionali più ricorrenti svolte nei settori applicativi dell’edilizia, urbanistica e ambiente, dell’estimo e attività peritale, della geomatica e attività catastale. 

Si tratta di documenti di autoregolamentazione, una sorta di disciplinari tecnici per i quali UNI ha fornito un supporto metodologico alla stesura dei contenuti secondo le regole proprie delle norme tecniche. In particolare alcuni di questi documenti trattano attività di grande impatto e di interesse generale. 

Ad esempio, nell'area “Estimo e attività peritale”, l’attività di valutazione immobiliare, di consulenza tecnica giudiziale e stragiudiziale, di redazione di una perizia contrattuale e di redazione della dichiarazione di successione. 

Nell'area “Edilizia, urbanistica e ambiente” si segnalano le attività di progettazione lavori, direzione lavori, di contabilità e di collaudo, di redazione dei piani di recupero, di certificazione energetica e acustica. 

Infine, per quanto riguarda l’area “Topografia, cartografia e catasto”, l’attività di redazione tipo mappale, particellare, la denuncia al catasto fabbricati e la redazione della voltura catastale.

“La parte più impegnativa e delicata del progetto viene adesso - ha affermato il presidente dei geometri, Fausto Savoldi - con la necessaria opera di informazione e pubblicizzazione, sia tra i professionisti che tra i loro clienti e committenti, degli standard di qualità e con la prima sperimentazione sul campo”.

Guarda la videointervista
 al presidente dei geometri, Fausto Savoldi:



Scarica le relazioni presentate nel corso del convegno sul sito UNI. 

Fonte: Geometra.info, leggi QUI.